1.1.1.1.5 Il motore diesel a 4 tempi

ORGANI ESSENZIALI DEL MOTORE 4 TEMPI
La parte fondamentale del motore è il cilindro (E) nel quale scorre lo stantuffo (M). Una estremità del cilindro è aperta per lasciare il passaggio alla biella mentre l'altra è chiusa dalla testata (D) chiamata anche più semplicemente testa. Il cilindro, la testa e la superficie superiore dello stantuffo formano le pareti della camera di combustione nella quale viene bruciato il combustibile.
La camera di combustione porta due aperture fornite di valvole (A – J), di cui una serve per l'immissione (C) del fluido combustibile o dell'aria e l'altra per lo scarico (L) dei residui della combustione.
Lo stantuffo (M), che è libero di muoversi assialmente entro la parete levigata del cilindro è provvisto di anelli di espansione che servono a garantire la tenuta della pressione. Una biella (N), fornita di cuscinetti alle sue estremità, è collegata a cerniera ad una estremità con lo stantuffo, per mezzo di un perno attraversante lo stantuffo stesso, e all'altra con il perno del braccio di una manovella (O).
La manovella fa parte dell'albero motore (P) (albero a gomiti) sopportato da cuscinetti di banco piazzati in un basamento (F).
Il basamento (F) fa da ufficio alle fondamenta del complesso; la sua parte inferiore è chiusa da una specie di vasca chiamata coppa (G) che serve a raccogliere il lubrificante (H) e che spesso fa da serbatoio del lubrificante stesso.
Gli organi meccanici (I) che servono a comandare a tempo debito l'apertura e la chiusura delle valvole, provvedendo alla distribuzione del fluido operante, sono chiamati organi della distribuzione.
Se un combustibile viene bruciato nel cilindro, a valvole chiuse, mentre lo stantuffo è nella posizione più vicina possibile alla testa, e cioè al punto morto superiore (P.M.S.), si crea, per l'aumento di temperatura, un aumento di pressione che fa scorrere lo stantuffo verso l'estremità aperta del cilindro e fa ruotare mediante la biella, l'albero motore. Lo spostamento dello stantuffo è limitato dalla lunghezza del braccio di manovella: questo spostamento si chiama corsa ed è eguale a 2 volte la lunghezza della manovella. Ultimata la corsa di allontanamento dalla testa, e cioè raggiunto il punto morto inferiore (P.M.I.). Lo stantuffo ritorna, per inerzia, nella posizione iniziale per continuare il suo ciclo di movimenti trasformando così in energia meccanica l'energia calorifica emessa dal combustibile.

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