1.1.1.2.2 Breve storia della turbina a vapore


LE MACCHINE DI ERONE - L’EOLIPILA
Il vapore era già noto nell'Evo Antico, ma non era convenientemente sfruttato come fonte di energia. Eppure, già nel 200 a.C., Erone di Alessandria, docente di fisica nella scuola superiore di Alessandria d'Egitto, aveva costruito una turbina, il primo congegno azionato dalla forza del vapore chiamata la "sfera di Eolo" o Eolipila, che mostrava ai suoi studenti in funzione (vedi i due disegni a fianco).
Quella turbina dimostrava l'alto livello di conoscenza tecnica raggiunto dall'umanità già 2200 anni fa. Infatti la sfera rotante di questa macchina (il "rotore") sfruttava, per muoversi, il principio di reazione: il vapore, prodotto nel recipiente semisferico inferiore (assimilabile a una "caldaia") grazie al fuoco sottostante, raggiungeva il recipiente sferico per il tramite dei due tubi verticali e usciva violentemente dai due ugelli, i quali, opportunamente orientati, provocavano il moto di rotazione per effetto di reazione. Questo stesso principio, ovviamente grazie ad accorgimenti diversi e più razionali, muove oggi le colossali turbine "a reazione". Purtroppo la mentalità dell'epoca impediva certe ricerche dirette a ricavare soluzioni pratiche da esperimenti scientifici. In effetti c'era a disposizione un gran numero di schiavi, che, insieme con gli asini, costituivano la fonte di energia più economica e più generalizzata. Abbiamo accostato gli asini agli schiavi, non per disprezzo, ma per mettere in risalto come bestie ed esseri umani venivano allora trattati allo stesso livello.

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